Archivi del giorno: novembre 5, 2008

I soliti noti

E’ finalmente finita, in un certo senso. Barack Obama ha vinto, John McCain ha perso e sono tutti contenti in questo mondo. Contenti loro. Già si elevano le voci: il cambiamento c’è e si vede, un presidente nero alla Casa Bianca. America anno zero, vanno dicendo i soliti noti. Dimostrando di non aver capito alcunché, perché l’elezione di Obama non è un inizio, ma semplicemente il proseguio di una storia che iniziò nel 1776.

I soliti noti stanno saltando sul carro del vincitore. Poco importa se lo fa pure Veltroni, lui è fatto così: ha perso cercando di imitare il collega (?) americano e ora si rifà (o spera di farlo) lanciandosi nelle solite lezioni di retorica. Uno sconfitto che esulta come se davvero avesse vinto. A sorprendere sono quelli del Pdl che hanno fatto endorsement quando la conta dei grandi elettori ormai non dava via di scampo ai repubblicani. Tifano per Obama, sono tutti con lui. Con quale coraggio?

Con il coraggio di chi pensa da europeo di fronte all’attualità statunitense. Il nuovo, il cambiamento, il sogno americano: credono che basti così poco per giustificare le proprie posizioni. Restiamo così in attesa: quando l’inquilino della Casa Bianca deciderà di cambiare strategia internazionale, i nostri che faranno? Andranno di fronte ai microfoni affermando che è giusto, che mica si deve continuare a fare come chiedeva Bush. Ricorderanno che proprio Bush aveva le sue ragioni, ma le ha pure Obama. Qui non smettono di dire che, per rilanciare l’economia, bisogna aiutare le aziende, gli imprenditori, anche quelli che stanno bene. Obama punta in altra direzione. Che faranno? Diranno che sì è giusto pensare agli imprenditori, ma non così tanto.

Perché accade tutto questo? Perché in Italia si spacciano per conservatori, in realtà non sanno nemmeno loro come continuare a fingere di esserlo. Noi dagli americani dovremmo solo imparare, invece ci impicciamo degli affari loro senza levarci di dosso i nostri panni.

God bless us.

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