Archivi del giorno: febbraio 2, 2010

House è morto! Viva House

Da qualche tempo su Facebook gira una massima del dottor Gregory House: “La gente non ha quello che merita, ma quello che gli capita”. E’ tutto un unico condividere l’affermazione con altri commenti quali “eh, già”, “ha ragione”, “è un grande”. Certo, un grande genio del male al quali tutti abboccano.

Dottor House sta morendo, purtroppo: è la fine che fanno i protagonisti delle serie televisive che meritano di essere guardate. Tutti vorrebbero ormai essere come lui, solo che non è possibile perché non ci sarebbe nessuno talmente coraggioso – e bastardo – da uscirsene con alcune delle sue battute più politicamente scorrette, nemmeno tra chi inneggia a lui via Facebook. Sulla psicologia del personaggio interpretato da Hugh Laurie (e che gli autori avrebbero delineato prendendo come riferimento Sherlock Holmes e Conan Doyle) si è scritto di tutto e di più.  E lui, dotto House, in una bellissima puntata se ne ne uscì con un “Fede è un sinonimo di ignoranza, vero?! Non ho mai capito come faccia la gente a vantarsi di credere in qualcosa senza una prova, che ci sarà di meritorio?”.

Allora è chiaro che per lui alla gente spetta non ciò che merita, ma quel che capita. Tanto che nello stesso episodio (House e Dio, seconda stagione) il fedele amico dottor Wilson lo punge: “Ed è per questo che la religione ti irrita, perché se l’universo è comandato da leggi meccaniche tu le impari e ti metti al sicuro. Se esiste un essere superiore, ti schiaccia ogni volta che vuole”.

La sorte è indecifrabile, si capisce. Ma quel che ci capita può anche essere conseguenza delle nostre azioni. E così, se qualcuno è meritevole, alla fine viene premiato, in un modo o nell’altro. Ma la gente oggi si accontenta di dare retta ad House senza nemmeno provare a stravolgere la sceneggiatura, come invece fa il protagonista stesso della serie. House è morto! Viva House.

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